Le pause forzate in aeroporto si possono trasformare in un momento di gioia gastronomica. Ecco dove mangiare al Leonardo da Vinci di Fiumicino, Roma.
Partire vuol dire esplorare mete esotiche e lontane. Ma spesso vuol dire anche passare diverse ore fermi in attesa, a pochi chilometri da casa, e trascorrere le ultime ore di vacanza in un luogo analogo e apparentemente molto simile. Gli aeroporti infatti si somigliano un po’ tutti, proprio per non disorientare i viaggiatori; ma presentano anche importanti differenze, per esempio nei ristoranti e bar in cui è possibile impiegare il tempo in attesa dell’imbarco. A Roma, chi parte lo fa quasi sempre dall’aeroporto Leonardo Da Vinci, noto anche come aeroporto di Fiumicino. Nei suoi due terminal operativi si concentrano gran parte dei voli nazionali e internazionali, e anche quasi tutte le proposte di ristorazione.
Il terminal 3 è il più frequentato, e l’area di imbarco E è dedicata proprio ai ristoranti. È qui che si trova Attimi di Heinz Beck, la cui struttura a pergola ricorda il più noto ristorante gestito dallo chef, tedesco di origini ma ormai romano di adozione. La particolarità di Attimi sono i menu a tempo, pensati per i viaggiatori con orari ben definiti: due percorsi gastronomici che richiedono appena 30 o 60 minuti per essere portati a compimento. In alternativa è sempre possibile ordinare alla carta, scegliendo fra i piatti che giocano con la gastronomia romana e la creatività dello chef: in menu ci sono la lingua di vitello con verdure in pinzimonio, la zuppa di ceci con maltagliati o la tartare di pescato del giorno con cachi, yogurt, cetriolo e olive disidratate.
Romane sono anche le proposte dello chef Michelangelo Citino al Bistro Mastercard, sempre al terminal 3. Il ristorante, inaugurato a metà 2019, è il primo locale cashless di Fiumicino – si paga solo con carta, i contanti non sono ammessi. Anche gli ordini avvengono in modo futuristico: i “touch table” consentono infatti di consultare il menu e di scegliere fra le portate, ma anche di rimanere aggiornati sui voli in partenza o sul meteo della città di destinazione. Per chi fa ancora fatica a dialogare con un tavolo anziché con un cameriere, è possibile fare tappa al più tradizionale bancone per farsi confezionare i piatti della gastronomia romana in cartocci da asporto.
Al terminal 3 si trova anche una delle sedi dell’Antica Focacceria San Francesco. La tradizione di riferimento in questo caso è quella palermitana: per uno snack veloce si propongono panelle, cazzilli di patate, focaccia ca’ meusa schietta o maritata (con la milza, con o senza formaggio). Per chi preferisce sedersi sotto gli archi in stile liberty, le proposte comprendono pasta alla Norma, trancio di spada, anelletti al forno, trancio di spada e polpette di sarde.
Si cambia continente con Ajisen Ramen. Al terminal 3 di Fiumicino si trova infatti l’unica sede italiana di una catena internazionale ma dalle radici autenticamente giapponesi. Fra i tavoli e i graticci neri e rossi si servono infatti piatti a base di riso o ramen, più o meno piccanti, vegetariani o con la carne, e qualche proposta teppanyaki, cioè cotta sulla tipica piastra giapponese.
Chi desidera una pausa meno impegnativa, al terminal 3 può far sosta sugli sgabelli di RossoIntenso. La definizione è “winebar con cucina”: nella pratica, dietro il vetro del bancono si allineano decine di ciotoline squadrate con specialità italiane – pomodori secchi, mozzarelline, lampascioni… le ciotoline, proprio per la loro forma regolare, si possono usare per comporre piatti più grandi in grado di accompagnare a dovere le bollicine, il bianco o il rosso scelti per l’occasione.
Al terminal 1 il wine bar di riferimento è invece Ferrari Spazio Bollicine. L’eleganza degli arredi in bianco, nero e specchio si combina con le proposte di bollicine Trentodoc, prodotte con metodo classico. Oltre ai vini, la carta curata dallo chef Alfio Ghezzi propone crudi e piatti della tradizione trentina, dalla pasta Felicetti alla torta di mele.
Alternativa per pranzi e cene più strutturati al terminal 1 è l’Antonello Colonna Open Bistrò. La proposta di base è un buffet, con piatti semplici ma di buona qualità; ma per chi desidera il servizio al tavolo sono disponibili una saletta riservata e una carta che comprende piatti dal sapore romano come la cacio e pepe, il negativo di carbonara, i lombetti di agnello e le crocchette di baccalà.
Per una pausa più rustica ma altrettanto saporita, al terminal 1 c’è Colosseum: un corner-porchetteria, in cui la porchetta di Ariccia viene affettata al momento per piatti, panini o confezioni da asporto. Il dolce invece, al terminal 1 come al 3, si può prendere da Venchi: non ci sono posti a sedere, ma non serve un tavolo per gustare un cono gelato, una selezione di praline o una delle tante tavolette di cioccolato.
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